lunedì 28 gennaio 2013

Beagle

File:Beagle Crash 3.png                                                                    Beagle:

Il Beagle è una razza di cani da caccia di taglia media (di origine inglese) con un ottimo fiuto, in origine usati per lo più per cacciare animali come conigli, fagiani, volpi e lepri, oggi abbastanza diffusi come cani da compagnia.
I beagle sono la razza di cani più usata per la sperimentazione animale di laboratorio, a causa del loro buon temperamento. Per le loro attitudini venatorie i beagle sono definiti cani da lavoro, infatti sono una razza sottoposta a prova di lavoro anche per la proclamazione di campione italiano di bellezza.
Molto utilizzato in passato e ancora oggi nella caccia alla piccola selvaggina. Il Beagle è una razza piuttosto antica: già nel secolo XIII veniva menzionata in alcuni poemi. Fu la razza prediletta di Elisabetta I. È stato introdotto in moltissimi paesi europei, con eccellenti risultati. In Francia è, senza dubbio, la razza canina più popolare. In Gran Bretagna, come la maggior parte delle razze da caccia, sono allevati per due scopi ed in due diversi modi. Si allevano i Beagle da caccia e si allevano i Beagle da esposizione e compagnia. In Italia e in tutti paesi affiliati alla FCI lo standard è unico. In Francia questa razza fu importata intorno al 1860 e divenne, con il passare del tempo un cane molto ricercato per le sue doti e prestazioni nella caccia; l'Inghilterra così venne superata nella popolarità di questo tipo di cane, perché per loro non era da considerarsi un buon cane da caccia, date le sue dimensioni ridotte e la sua moderata velocità. La sua diffusione in Italia è avvenuta negli ultimi decenni, ma il suo ruolo, per la maggior parte dei casi, è solo quello di cane da compagnia..

Carattere [modifica]

Cane molto allegro, curioso, intelligente, mai aggressivo, affettuoso con tutti, in ogni suo movimento viene espressa la sua "gioia di vivere". Pur essendo un cane dolcissimo, si possono incontrare molti problemi nell'educarlo, in quanto molto testardo. Necessita di educazione e disciplina fin da cucciolo, altrimenti (a causa del suo carattere) ci si ritroverebbe con un cane indisciplinato, che non esiterà a rosicchiare l'arredo di casa. Si attaccano molto al padrone, seguendolo continuamente in ogni sua attività tanto da esser definiti "cani-ombra". Proprio a causa di questo attaccamento quasi morboso al padrone, è una delle razze canine che più soffre di ansia da separazione.
Essendo un segugio, è stato selezionato per scovare tracce olfattive e seguirle, ciò comporta una seria difficoltà nell'insegnare a questi cani a ritornare a comando quando si trovano fuori casa o a stare correttamente al guinzaglio, poiché sono letteralmente "rapiti" dagli odori dell'ambiente circostante. Il beagle tuttavia è molto socievole sia con gli altri cani che con le persone, e da molti è considerato il cane ideale per famiglie con bambini piccoli poiché sempre disponibile al gioco e mai aggressivo. Il Beagle non abbaia molto se non in momenti di particolare agitazione/eccitazione. Il suo abbaiare è tonante ed acuto. Per la sua mole ridotta può stare anche in appartamento purché gli si dia l'opportunità quotidiana di camminare, concedendogli ogni tanto delle lunghe corse. Cerca continuamente la compagnia della persona a cui si è affezionato. Ottimo cane da caccia e da compagnia, ma sconsigliato a persone anziane che cercano cani "da passeggio"; infatti, il beagle è più avvezzo a scattare o a rimanere fermo in un punto. Bisogna prestare molta attenzione quando si avvicinano persone estranee: il Beagle è propenso a fidarsi di chiunque dato il suo carattere socievole, ma ciò può limitarlo nella funzione di cane da guardia.

Aspetto fisico [modifica]

Questi esemplari appaiono robusti, di struttura compatta ed elegante. La testa è di media lunghezza, possente, senza rughe o pieghe, più "ingentilita" nelle femmine. Cranio arrotondato in cima, di larghezza moderata e con una lieve protuberanza occipitale. Lo stop, ben marcato, è equidistante dall'occipite e dall'etremità del naso. Il muso non è smussato e le labbra sono ben cascanti. Tartufo largo, nero, con minor pigmentazione nei soggetti a mantello più chiaro; narici ben aperte. Gli occhi sono abbastanza grandi, ben distanziati, marrone scuro o nocciola, presentano sempre un'espressione dolce e maliziosa. Le orecchie sono lunghe, con le estremità arrotondate, scendono sulle guance con grazia e, distese, raggiungono la punta del naso. L'arcatura è bassa, di tessuto sottile. La coda è robusta e di media lunghezza attaccata alta, mai arrotolata verso il dorso né inclinata sul davanti. Ben piumata, in particolare nella parte inferiore (spigata).
Un Beagle in posa da esposizione.

Beagle Elizabeth [modifica]

Chiamati così in onore della regina Elisabetta I, che li predilesse ed allevò, questi Beagle erano cani che misuravano dai 18 ai 25 cm d'altezza. Esemplari di questo tipo di bracchetti venivano allevati in Gran Bretagna fino dell'Ottocento; per la loro dimensione ridotta non riuscivano facilmente a riprodursi per cui, un po’ alla volta, cominciarono a scomparire, fino ad estinguersi nel XIX secolo. Anche tentativi seguenti di allevatori inglesi di far rivivere il mini-Beagle agli inizi del '900 fallirono. L'ultimo standard del Beagle non prevede questa varietà, per cui oggi cani di altezza inferiore a 33 cm sono da considerarsi fuori dallo standard.

Carlino

                                                                     Carlino:

Caratteristiche [modifica]

Il carlino ha un aspetto simile a un bulldog, ma è più piccolo. Una sua caratteristica è quella di emettere, durante il respiro, un rantolo simile a suoni asmatici, sebbene ciò non sia dovuto a difficoltà o complicazioni respiratorie. Un'accurata selezione della razza è volta ad eliminare questo "difetto", che per alcuni è molto fastidioso.
È un cane solido e compatto, ben proporzionato e con una testa inconfondibile, piatta e piena di rughe; il muso è sempre nero, e perciò viene detto pafusso. In ragione della conformazione del muso, questo risulta essere molto espressivo e simpatico. Ha un carattere calmo, molto sensibile, leale e affettuoso. È un cane abbastanza pigro, dorme molto ed è poco incline al moto.
Nei primi 2 o 3 anni di vita, i maschi sono molto più iperattivi, dal terzo in poi sono più calmi e rilassati, come del resto tutti i molossoidi. Tendono inoltre ad appesantirsi con facilità se non abituati ad una dieta equilibrata.

Storia della razza [modifica]

Carlino
L'origine del Carlino come razza risale all'antica Cina, anche se sicuramente non si presentava come i carlini d'oggi. Le prime notizie che lo riguardano risalgono alla località di Gullin, situata nella parte settentrionale di Canton. Originariamente, il Carlino presentava una statura più elevata, rimpicciolita nel tempo a causa di accurate selezioni. Cani chiamati "dal muso corto", o pafussoidali, sono descritti in documenti datati circa 600 a.C. ed erano gli antenati della razza che noi chiamiamo Carlino.
Solamente tra il Cinquecento e il Seicento la Cina iniziò gli scambi commerciali con l'Europa (PortogalloOlandaSpagna e Inghilterra). I commercianti portavano con sé piccoli cani come doni dall'oriente: così cominciò la crescita della popolarità del Carlino in Europa.
Un grande impatto nella razza del Carlino nel 1800 si ebbe quando, nel 1860, due carlini di pure linee cinesi furono portati in Inghilterra. Questi due cani, Lamb e Moss, produssero un figlio chiamato Click.
Il Carlino è altresì noto col nome di "Pug" e di "Mops" (musetto). Il nome italiano deriva da Carlo Bertinazzi (detto Carlino), un attore famoso nel ruolo di Arlecchino, che indossava una maschera nera e rugosa, molto simile al muso del cane.

Caratteristiche fisiche [modifica]

Il Carlino è un molossoide di piccola taglia il suo peso ideale dovrebbe essere compreso tra i 7 e gli 8 kg. L'altezza al garrese in media è compresa tra 30-33cm. Caratteristica tipica del carlino, nonché parametro di valutazione della qualità dell'esemplare, è la coda a ricciolo ripiegata sul dorso. Gli occhi sono molto grandi e di forma arrotondata.
Varietà a pelo nero
Aspetto generale: Cane solido, ma di salute fragile (si ammala facilmente) e di stazza decisamente robusta. Possiede una muscolatura proporzionata e compatta.
Carattere: È un cane da compagnia che si distingue per la sua dignità e serietà. Giocherellone e spesso iperattivo (specialmente da cucciolo), è un cane leale, sensibile ed affettuoso, quasi struggente nei confronti del padrone. Non ama il movimento se non le brevi passeggiate pomeridiane e serali. Si adatta ad ogni situazione e può essere un ottimo guardiano. Molto apprezzato da adulti e bambini, il Carlino riserva poche attenzioni agli estranei, con i quali si dimostra spesso diffidente. Soffre moltissimo se lasciato da parte, non ama restare a lungo lontano dal padrone e dalle sue attenzioni ed è fortemente dipendente dall'affetto. Ama stare in compagnia della sua famiglia e non disdegna ore ed ore di riposo. È un inguaribile bongustaio: ama mangiare tanto e bene. Per questo è consigliato tenere d'occhio la sua alimentazione, dato che il cane aumenta di peso molto facilmente. Evitare ciò è molto importante date le caratteristiche respiratorie del cane che, se in sovrappeso, potrebbero causare seri problemi.
Testa e cranio: Testa robusta ma mancante del solco sul cranio (cosiddetto cranio "a mela"), tondeggiante e piena di rughe. La testa è la parte del Carlino da cui parte la focatura nera negli esemplari color nocciola o grigio chiaro.
Occhi: Tondeggianti, vivaci ed espressivi, sguardo dolce e fiero. A causa della loro conformazione sporgente, essi sono soggetti a frequenti irritazioni o malattie come la cheratocongiuntivite secca, cheratite pigmentaria ed atrofia progressiva della retina, che spesso portano ad una totale o parziale cecità del cane. Gli occhi sono la parte più delicata del cane, e necessitano di frequente pulizia, idratazione e cura.
Orecchie: Nere e piccole, morbide come il velluto. Alcuni Carlini presentano come caratteristica le cosiddette "orecchie a rosa" (ripiegate all'indietro), ma gli esemplari preferiti sono quelli con le orecchie cosiddette "a bottone", piccole e con i lobi ripiegati in avanti, con la punta verso l'occhio.
Naso: Il tartufo è perfettamente tondeggiante e nero, ben visibile tra le rughe che lo circondano. Lo stop è quasi assente, favorendo al cane la possibilità di tenere la lingua spesso e volentieri ripiegata sul naso.
Bocca: Il musetto è sempre nero e rugoso. La bocca presenta una forma di prognatismo, mandibola ampia e spesso deviata. In alcuni casi, i denti e la lingua sono persino visibili (come in alcuni Bulldog), ed i denti si presentano storti ed affollati.
Tronco: Corto, robusto e tarchiato. Torace non troppo largo ma perfettamente proporzionato rispetto al resto del corpo e rispetto all'andatura tipica del cane.
Arti: Gli arti ANTERIORI segnano due spalle oblique. Non troppo lunghi ma resistenti. Gli arti POSTERIORI sono dritti e paralleli, con muscolatura sviluppata.
Coda: Ripiegata sul dorso, a forma di ricciolo. È molto apprezzato il doppio giro della coda, presente in pochi esemplari.
Mantello: Pelo folto, liscio e morbido, corto ma non raso. Il Carlino possiede un mantello lucido e facile da tenere in ordine. Nel corso dei vari cambia di stagione, il mantello del carlino tende a perdere molto pelo.
Colori: Nero lucido, Nocciola (o Albicocca) focato, Giallo-bianco, Grigio chiaro focato.

Volpino di Pomerania

                                                               Volpino di Pomerania:

Il volpino di Pomerania (o pomeranian in inglese) è una razza di cane di tipo Spitz, che prende il nome dalla regione europea della Pomerania(che anticamente era situata in Prussia, ma oggi fa parte della Polonia al confine con la Germania). Come stabilito dalla Fédération Cynologique Internationale il Volpino di Pomerania appartiene alla razza dello Spitz tedesco, più precisamente Deutscher Zwergspitz,spitz nano. Gli spitz tedeschi discendono dal “Canis familiaris palustris rutimeyer”, che viveva nelle torbiere, già all’epoca delle palafitte.

                                                          Popolarità

Il Pomerania è tra le razze di cani più popolari negli Stati Uniti è classificata sempre tra le prime 15 razze canine per registrazione negli ultimi 10 anni. Questo dato è probabilmente incrementato dalla visibilità acquisita in particolare come cane delle celebrità. Non è comunque solo la moda che porta le persone a scegliere questo piccolo cane, infatti la sua piccola taglia, la facilità di cura e di gestione a causa della sua statura e il buon comportamento globale rende molto simpatica questa razza. È caratteristica la sua criniera molto folta, la coda a riccio anch'essa molto folta e portata sulla schiena ed inoltre il fitto sottopelo idrorepellente che permette una rapida asciugatura anche dopo il bagno.

Questo cane, seppure di piccola taglia, è molto robusto,audace e temerario, qualità ereditate dagli Spitz tedeschi di taglia maggiore, che venivano usati come cani da guardia dai carrettieri tedeschi. Pur essendo un cane da compagnia viene annoverato tra i cani da guardia, poiché è spesso utilizzato come "cane sentinella", infatti è in grado di allertare i cani da guardia veri e propri grazie alle sue ottime doti uditive. È molto attaccato al padrone, che difende a tutti i costi, non temendo niente e nessuno. La sua rara intelligenza ne ha fatto spesso anche un cane "da circo" poiché è in grado di imparare in fretta qualsiasi esercizio. Uno dei Pomerania più conosciuti è Boo, il famoso cane riconosciuto per come gli è stato tagliato il pelo[1].

Speranza di vita [modifica]

I Pomerania vivono abitualmente tra i 12 ed i 16 anni, anche se ci sono casi di esemplari che raggiungo i 20 anni di età. Un problema comune per la salute in età avanzata è il collasso della trachea.

Accorgimenti [modifica]

Essendo il volpino di Pomerania un cane a pelo lungo, è buona norma spazzolargli il pelo ogni giorno per mantenerlo pulito il più a lungo possibile tramite una spazzola apposita chiamata cardatore facilmente reperibile nei negozi di animali. Inoltre seguendo una dieta bilanciata adatta al suo peso ed alla sua età si manterrà in forma più a lungo. Per evitare spiacevoli odori delle feci e dell'alito è consigliabile una dieta a base di soli croccantini delle migliori marche.

Chihuahua

                                                                Chihuahua:

Il chihuahua è un cane di piccole dimensioni.
Il nome è dovuto alla capitale dell'omonimo Stato messicano dove sono nati i primi allevamenti di questa razza canina, dove è conosciuto comechihuahueño (pron. approssimativa "ciuauegno").
I chihuahua possono essere a pelo corto o a pelo lungo. Tutti i colori sono ammessi e accettati nello standard della razza, mentre il peso accettato varia da kg 1,5 a kg 3. È provvisto di coda portata alta e a volte piegata verso il dorso, la testa ha la forma a "mela", le orecchie ben aperte hanno l'attaccatura all'altezza degli occhi, che sono rotondi ma non sporgenti, possiede una dentatura che richiede cure e attenzione. Le sue dimensioni lo rendono particolarmente adatto come cane da compagnia o da salotto, ma è un cane molto attivo. Spesso abbaiano per difendersi, come tutti i cani di piccole dimensioni, ma non risultano particolarmente aggressivi.
Nell'anno 2006 sono stati iscritti all'ENCI in totale 1177 chihuahua (1164 ROI e 13 RSR).

Caratteristiche fisic[modifica]

Chihuahua pelo lungo Sweet Indeed

Il Chihuahua è in assoluto la razza più piccola al mondo. Al contrario di quanto si possa pensare, però, il suo fisico è robusto e ben compatto. La testa è di grandi dimensioni, ma sempre in armonia con il corpo. Il cranio a forma di mela, gli occhi ben distanziati, non sporgenti e di colori scuro e la fronte spaziosa sono caratteristiche molto apprezzate nei Chihuahua. Le orecchie, poste in basso rispetto alla testa, sono grandi ed erette, ma la punta deve essere arrotondata. Il collo è leggermente arcuato, non particolarmente lungo. Il tronco è ben compatto, con un torace largo e definito e un addome retratto. Le zampe posteriori sono un po' angolate al ginocchio. La coda è posta in alto, può essere dritta o a semicerchio quella a maialino è ritenuta un difetto nelle expo. Sono accette tutte le variazioni di colore. lo Standard ha escluso il "merle" tra i colori ammessi con modifica in vigore dal 21 Ottobre 2009, infatti il merle è un gene che modifica il colore di base del mantello del chihuahua, causando la comparsa di chiazze. Il gene merle è costituito da due alleli: M (merle) e m (non merle), dove il merle è dominante sul non merle. Quindi per avere la diluizione merle sul colore di base basta che il gene sia presente su uno dei cromosomi. Ciò vuol dire che se abbiamo un cucciolo merle, sapremo con certezza che almeno uno dei genitori è merle.Il merle non esiste naturalmente come colore nella razza: la sua recente e ampia diffusione fa pensare quindi che ciò non sia dovuto a una mutazione spontanea, quanto piuttosto ad accoppiamenti di chihuahua con altre razze (per esempio bassotti e spitz). I chihuahua merle quindi non sarebbero di razza pura, ma incroci tra razze diverse; per questo motivo, e per i vari problemi che il gene merle porta con sé, diversi Paesi (come la Germania e l’Inghilterra) hanno vietato la riproduzione dei merle. Negli Stati Uniti sono nati anche diversi movimenti contro la riproduzione dei chihuahua merle, che avanzano petizioni all’American Kennel Club per escludere appunto il merle dai loro registri.Infatti il merle, soprattutto quando si presenta nella forma omozigote, porta con sé gravi patologie quali cecità e sordità. Diversi studi hanno dimostrato che nei merle ritroviamo più spesso mancanza del Tapetum Lucidum (uno strato riflettente posto dietro o all’interno della retina degli occhi che aumenta la capacità visiva in condizioni di bassa luminosità), mancanza del pigmento retinico, microftalmia, micro cornea, microcora, infezioni all’orecchio medio, sterilità, emofilia.
Se state pensando quindi di acquistare un chihuahua merle, fate attenzione! I problemi congeniti che il merle porta con sé possono comparire in qualsiasi momento. Ed è vivamente sconsigliato far accoppiare due chihuahua merle in quanto, visto che entrambi sono portatori del gene, aumenta ancora di più la probabilità che i cuccioli manifestino delle patologie.

Caratteristiche comportamentali [modifica]

Chihuahua- Holly, Nina, Doralice
Il Chihuahua, al contrario di quanto possa sembrare dalla sua piccola mole, è un cane forte, estremamente coraggioso, iperattivo e fortemente determinato. Presenta la caratteristica di essere vivace e incline al gioco, ma allo stesso tempo sa essere un ottimo cane da compagnia se gli viene concesso, con sua grande soddisfazione, di trascorrere del tempo in braccio al padrone, verso cui nutre estrema fiducia e da cui si fa scarrozzare, nella stessa posizione, senza dare la minima impressione di insofferenza, in ogni luogo. È un cane così facilmente gestibile che la maggior parte degli alberghi, locali pubblici, luoghi turistici, anche quelli in cui normalmente è fatto divieto di portare con sé animali, lo accettano, a patto che rimanga in braccio al proprio padrone. È considerato un cane da compagnia, ma la sua tenacia fa di lui un ottimo guardiano. L'indole del cane è certamente molto dolce ed affettuosa, infatti il Chihuahua riesce a stabilire un rapporto molto intenso con il padrone. È una razza che gradisce molto la convivenza con altri esemplari di chihuahua, con cui instaura stretti rapporti regolati dalle logiche legate alla vita di branco. Se abituati sin da cuccioli (entro i primi tre-quattro mesi di vita) potranno condividere il proprio territorio con uno o più gatti che verranno considerati parte integrante del loro branco e con cui instaureranno ottimi rapporti sia nel gioco che nelle altre attività quotidiane. La maggior parte delle femmine di chihuahua sono delle eccellenti levatrici di cuccioli e svolgono egregiamente il compito di portare la propria cucciolata al traguardo dello svezzamento. Esse gradiscono molto la collaborazione del proprio amico umano nella gestione della prole. È un cane facile da addestrare e facile da gestire. Generalmente è un cane calmo e pacato se non disturbato, ma risente molto dello stato d'animo degli esseri umani con cui vive. È un cane molto sensibile, abitudinario ed attento, studia il proprio padrone continuamente e mette in atto vari stratagemmi per cercare di farsi viziare. Individui che abbaiano molto e ringhiano sono caratterialmente prepotenti, dominanti e iperprotettivi nei confronti di chi ne possiede uno. Questo tipo di comportamento è solitamente conseguenza di una cattiva gestione da parte del proprietario che ha consentito al proprio cane di credere di essere il capo-branco della famiglia con cui vive. Il chihuahua è un cane che, sin da cucciolo, va abituato a capire che le attenzioni le otterrá solo su decisione del proprio padrone, e non a richiesta. Questo modo di approcciarsi al proprio chihuahua sin da quando ha due mesi di età lo renderá un cane sereno, equilibrato, socievole e per niente aggressivo. Il prototipo del chihuahua aggressivo è dato dagli incroci avvenuti in antichità con il pincher nano (di natura aggressivo e mordace); un chihuahua di pura razza ed addestrato con un poco di fermezza si rivelerà un amico docile e calmo, ma anche molto coraggiso e determinato. Molto spesso può dimostrare un po' di voglia di indipendenza, una giusta educazione può contrastare questa sua predisposizione alla dominanza. Le passeggiate al parco e il gioco all'aperto contribuiscono a mantenerlo in forma, anche se di piccola taglia ha bisogno di molto esercizio fisico. Vive con i bambini, però deve essere rispettato e non deve essere trattato come un giocattolo; cadute dal grembo di una persona possono causare gravi conseguenze alla salute del cagnolino.


domenica 27 gennaio 2013

Yorkshire Terrier

                                                               Yorkshire Terrier:

Lo Yorkshire Terrier è uno fra i cani da compagnia più amati...e non potrebbe essere altrimenti: il suo tenero sguardo ed il lungo pelo morbido smuovono sentimenti di tenerezza in ogni persona.
Per di più le sue piccole dimensioni si adattano alla perfezione agli spazi di un appartamento: mediamente lo Yorkshire è, infatti, alto una ventina di centimetri ed il suo peso non supera i 3 chili e mezzo. Piccole dimensioni per un cucciolo dalla grande vivacità ed affettuosità, un amico fidato per adulti e bambini.
Gli altri tratti caratterizzanti il cane originario della Gran Bretagna sono il soffice pelo lucente che cade simmetricamente sui due lati del corpo, seguendo una linea dal naso alla coda. Il naso, o per meglio dire il tartufo, è un altro elemento distintivo del cane, essendo particolarmente pronunciato sul piccolo muso dove svettano le orecchie a punta. Gli occhi sono quasi celati dal sottile pelo che gli ricade sopra, nascondendo le pupille vivaci quanto il cane, sempre pronto a correre e a saltare.
La coda è stata per lungo tempo amputata in virtù di motivazioni estetiche, ma negli ultimi anni ciò non accade anche in ragione della legge, risalente al 2008, che punisce maltrattamenti agli animali, includendo tra essi anche il taglio di orecchie e coda. D'altra parte il fascino dello Yorky è immenso e l'armonia del suo piccolo corpo eccezionale, a partire dal simpatico naso fino alla coda! Anche le corti zampe si sposano perfettamente con il corpo compatto ed anch'esse sono ricoperte di sottile pelo che va schiarendosi verso i rotondi piedini.
A proposito del lungo e setoso mantello che caratterizza questo amato cane da compagnia ricordiamo che alla nascita i cuccioli di Yorkshire Terrier sono di colore nero, con eleganti focature sul musetto, sulle zampe e sulla coda. Crescendo il colore del loro pelo si trasforma in maniera graduale, assumendo le note tonalità blu acciaio scuro dall'occipite fino alla coda, mentre i peli muso ed il petto divengono marroni e rossicci, con le tonalità che sfumano armoniosamente dalla radice verso le punte.
Con il passare dei mesi il mantello cresce anche in lunghezza, fino a ricoprire completamente i lati del corpo dello Yorky e la testa del cane al quale, non soltanto per vezzo, si è soliti raccogliere i peli dorati che rischiano di coprirne gli occhi celandone lo sguardo dolce ed intelligente.

Il Carattere dello Yorkshire Terrier

Lo Yorkshire Terrier è noto per la sua infinita affettuosità e vitalità, per comprendere la quale dobbiamo risalire alle sue origini. In tempi lontani era, infatti, impiegato nella caccia ai ratti e l'istinto guerriero non è andato smarrito nel corso delle generazioni.
Gli antenati hanno trasmesso alle progenie la voglia di cacciare ed i sensi sempre allertati, come sanno bene coloro che si sono avvicinati in modo sbagliato ad esemplari di Yorkshire Terrier! L'abbaiare squillante è comunque riservato solo alle situazioni che pongono a disagio il cane, solitamente socievole sia con le persone che con gli altri animali. Data questa premessa si consiglia di educare il cagnolino da compagnia fin dalla tenera età, al fine di farne emergere i molteplici tratti positivi ed evitare che sviluppino quelli più capricciosi del suo temperamento.
Abbiamo illustrato l'energia e lo spirito combattivo dello Yorkshire Terrier, ma non dobbiamo dimenticarne l'altra caratteristica fondamentale: l'infinita affettuosità. Il cane ispira immediata simpatia in tutte le persone, forse per merito del delicato pelo o del musetto con il grande naso, o ancora per le sue piccole dimensioni?.
Il peso dello Yorky adulto non supera generalmente i tre chilogrammi, all'incirca quello di un neonato con il quale il cucciolo ha diversi tratti in comune. Si può cullare ed accudire proprio come un bambino e ciò spiega l'enorme successo che riscuote tra le donne, pronte ad allevarlo con amorevoli cure. D'altra parte anche i bambini adorano lo Yorkshire Terrier, un instancabile compagno di gioco che corre, salta, combatte con le palline e dona infinito calore.

Le Origini dello Yorkshire Terrier

Parrà strano a molti che lo Yorkshire Terrier, oggi assai popolare tra le persone eleganti e raffinate, abbia origini molto modeste.
Si pensa che l'albero genealogico del cane risalga alla seconda metà del diciannovesimo secolo, ma non vi è certezza sulla data di nascita della razza tanto amata da milioni di persone. In merito alla patria dell'animale vi sono, invece, maggiori informazioni, come si evince dal nome dato al cucciolo originario dello Yorkshire, una contea settentrionale dell'Inghilterra.
Non sappiamo precisamente chi abbia avuto l'intuizione di tentare molteplici incroci tra razze diverse di cani, forse degli operai inglesi, ma tutti noi possiamo ammirare l'esimio risultato ottenuto! Come in molti altri casi, lo Yorkshire è nato per esigenze pratiche, ovvero la con la finalità di creare un animale di piccole dimensioni perfetto per cacciare i topi nelle case meno spaziose.
Lo Yorky ha, infatti, avuto origine da una serie di incroci tra esemplari di Manchester e di Skye Terrier, celebri per le loro doti nello stanare le prede, grazie all'enorme agilità e furbizia. L'estrema intelligenza e vitalità sono state trasmesse anche ai piccoli Yorkshire che via via hanno ingentilito il loro aspetto attraverso successive trasformazioni.
La metamorfosi più eclatante riguarda il pelo che si è trasformato da crespo a liscio, per merito di incroci mirati e delle molte cure assicurate all'animale. Molti proprietari sanno bene i segreti per mantenere liscio e brillante il pelo, lavandolo, pettinandolo ed ungendolo con olio di mandorle.
Gli esemplari da esposizione vengono poi sottoposti a veri e propri trattamenti di bellezza che includono anche una sorta di bigodini per la messa in piega. I proprietari che, al contrario, prediligono una maggiore naturalezza si limitano al lavaggio e alla spazzolatura del pelo, per evitarne i nodi, completando eventualmente l'opera con un piccolo fermaglio che eviti al ciuffo di coprire i vispi occhietti!

Golden retriever

                                                                     Golden retriever:

Era chiamato "Retriever a pelo ondulato" o "Retriever oro" sino ai primi del 1900 ed è grazie a Lord Tweedmouth che oggi esiste questa razza. Riconosciuta come razza ufficialmente dal Kennel Club Inglese solo nel 1960, il Golden è, con il Labrador, la razza più conosciuta dei gruppo dei Retriever. Gli  addetti ai lavori dicono di lui che sia il cane perfetto, è dolce ed ama le persone, è affettuoso senza essere invadente, impara subito, educabile facilmente, si adatta a qualsiasi ambiente, insomma il Golden racchiude tutte quelle qualità che si possono cercare in un cane, la bellezza morfologica e le migliori qualità comportamentali. Unico "neo" (così qualcuno lo definisce) è, come del resto per tutto il gruppo dei Retrievers, un cane da caccia, vero ausiliare del fucile e gran riportatore dal "dente dolce" che predilige l'acqua alla campagna. Il Golden necessita di  spazio, di muoversi, correre, giocare, insomma di una intensa attività motoria giornaliera. Dagli addetti ai lavori è soprannominato ilcane-cane, infatti racchiude in se tutte quelle qualità che si possono volere da un cane: dolcezza, veloce nell'apprendere, affetto senza essere invadente adattandosi a tutti i tipi di ambiente ed a ogni tipo di persona. Se vi dovesse capitare che vi dicessero che un Golden ha morso qualcuno, non credeteci.

 La Storia certa del Golden Retriever
A
l contrario del Labrador e degli altri Retriever, le origini del Golden sono ben conosciute grazie al ritrovamento nel 1952 da parte del pronipote, il Conte di Ilchester, nella tenuta di Tweedmouth, di veri e propri libri genealogici dove vengono appuntati tutti gli incroci con le relative nascite e giudizi sulle stesse.

 Lo Standard del Golden RetrieverSimmetrico, proporzionato, attivo, potente, con movimento sciolto; ben costruito con espressione amichevole, inclinazione all'ubbidienza, attento e ben disposto all'attività, socievole affettuoso e affidabile con espressione estremamente mite. Queste sono una parte delle caratteristiche principali del Golden Retriever.

 Gli Allevamenti italiani di Golden Retriever
Esistono degli eccellenti Allevatori amatoriali italiani (riconosciuti ufficialmente) che svolgono una selezione accurata degli esemplari, con controlli sanitari sulle malattie ereditarie e tare genetiche non dimenticando le caratteristiche morfologiche e temperamentali della razza.

 Le cucciolate di Golden Retriever in Italia
È
 uno spazio aperto a tutti, qui mettiamo in contatto privato tutti coloro che desiderano avere un cucciolo di Golden Retriever con coloro che cedono cuccioli di Qualità, consigliando ad ognuno di chiedere informazioni sui piccoli (genealogia, malattie ereditarie dei genitori, prezzo, ecc...).

Bassotto

                                                                  Bassotto:      


I bassotti sono cani così peculiari da meritare una classe interamente dedicata a loro e precisamente il gruppo 4 della classificazione ufficiale delle razze canine.
All'interno di questa straordinaria famiglia troviamo tutte le razze di bassotti tedeschi, sia i Kaninchentechel che i Zwergtechel, i bassotti nani a pelo lungo o corto. Si tratta di razze diverse per quanto concerne alcune caratteristiche fisiche, ma accomunate da un unico standard, oltre che simili per quanto concerne il carattere di questi diffusi cani da compagnia oramai abituati a vivere nelle nostre case eppure ancora capaci di far emergere il loro istinto di abili cacciatori da tana quando ne hanno l'occasione.
L'olfatto eccezionalmente fine del bassotto è leggendario, così come il coraggio nell'inseguire le prede e la caparbietà nel farle uscire dai loro ripari, aiutato in ciò anche dal suo corpo sinuoso evolutosi nel corso di secoli dedicati alla caccia accanto all'uomo.
I bassotti sono cani molto popolari, resi celebri dal loro aspetto particolare, in virtù della lunghezza notevole in proporzione all'altezza, e dal loro carattere eccezionalmente intelligente e fiero.
Come noto, si tratta di cani dotati di un elegante corpo dalla struttura marcatamente allungata, da zampe notoriamente corte e dalla coda è lunga e dritta. La testa è affusolata e presenta uno stop marcato, addolcita da occhi ovali molto espressivi e da grandi orecchie.
Queste sono alcune delle principali caratteristiche fisiche comuni a tutti i bassotti, i quali si differenziano in distinte varietà a seconda della taglia e del tipo di mantello.
Vi sono, infatti, bassotti nani che pesano mediamente tre/quattro chilogrammi ed hanno una circonferenza torica di circa 30 centimetri, esemplari medi che oscillano tra sei e setti chili ed infine quelli standard di circa 10 chili.
Oltre che per la taglia, i bassotti si distinguono per il mantello che può essere a pelo duro, corto o lungo a seconda degli incroci all'origine dell'esemplare in questione.

Il pastore tedesco

                                                                   Pastore Tedesco:
Il Pastore tedesco[1] (anche chiamato Deutscher Schäferhund o German Shepherd Dog), secondo la classificazione cinologica F.C.I. (Federation Cynologique Internationale) risponde allo standard nr. 166/10.08.2010-D (D=Germania); appartiene al 1° gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego come Cane da utilità, da difesa e per usi molteplici.
Il primo esemplare di cane da pastore tedesco storicamente riconosciuto fu "Hektor von Linksrhein" nel 1899. Un esemplare canino di oltre 4 anni di età iscritto nel libro dell'allevamento della neo costituita associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) con la sigla S.Z. 001 (Schäferhund Zuctbuch 001).
Il nome che però comparve sul registro dell'allevamento fu "Horand von Grafrath" [2] rifacendosi all'affisso cinofilo del suo proprietario.Cap. Max von Stephanitz L'associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.)prese corpo in occasione della prima riunione dei soci fondatori svoltasi in Augsburg a cavallo del 23-24 aprile 1899 col benestare della V.D.H. (Verband für das Deutsche Hundewesen).
In Horand confluivano ottimamente le doti caratteriali ed i pregi morfologici idealizzati dai pionieri della costituenda associazione canina, ricercate tra le varietà di cane da pastore già presenti nei vari distretti zonali facenti capo all'intero territorio germanico, che avessero maturato un certa identità tipologica, ritenute le più idonee allo scopo [3] Dalla sua attività di riproduzione incominciò a delinearsi la dirittura sulla quale venne improntata una selezione sistematica, volta a fissare nelle nuove generazioni di esemplari canini determinati parametri di razza.

L'esigenza di redigere uno standard ben presto si fece necessaria, perciò alle prime indicazioni avanzate dal Cap. von Stephanitz (primo Presidente S.V.) e dal segretario A. Mayer in occasione della prima riunione generale dei soci tenutasi a Francoforte sul Meno in data 20 settembre 1899 - si implementarono gli emendamenti scaturiti dal VI° Raduno generale dei soci S.V.
Dalle risultanze ottenute, di fatto, il 28 luglio del 1901 fu stilato il primo standard del cane da pastore tedesco composto da 11 punti; il documento ufficiale dal quale venne imbastita un'attività di allevamento regolamentata.[4] Seguirono nel tempo svariati avvicendamenti ai punti salienti dello standard (vedi note storiche standard del cane da pastore tedesco)dettati dalle esigenze cinotecniche che venivano a determinarsi dai riscontri espositivi che culminavano annualmente in occasione del Campionato tedesco per l'allevamento del Cane da pastore tedesco (BSZS). A tutela della produzione cinotecnica "regolamentata", all'iscrizione nel libro dell'allevamento (S.Z.) si affiancò una verifica attitudinale. Nel 1921, ad opera di Herr Otto Kämpfedel - responsabile del registro per l'allevamento del P.T. (Zuchtbuchführer) venne introdotto il “Körschein” - ovvero - un documento che attestava l’effettiva idoneità caratteriale e morfologica del soggetto canino iscritto allo Zuchtbuch - requisito essenziale - se destinato a fini riproduttivi. L'esigenza di introdurre un'ulteriore normativa si rese necessaria a seguito della crescente produzione di esemplari canini, che molto spesso disattendeva le più ovvie cautele previste dalle direttive societarie in materia di allevamento In questo particolare contesto s'inserirono dei “commercianti di cani” senza scrupoli, che con il loro comportamento poco ortodosso e fuorviante contribuirono significativamente a inflazionare la produzione razziale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La S.V. fu costretta a prendere le opportune contromisure normative tese a preservare e persino innalzare i requisiti peculiari di razza così da eliminare le bieche iniziative commerciali, indotte da un’elevata richiesta d’esemplari da parte dei sempre più numerosi estimatori della razza (corsi e ricorsi storici..argomento sempre attuale!).Tra le tante denominazioni del cane da pastore tedesco, da lì a pochi anni dalla sua registrazione ufficiale nell'elenco delle razze canine, sortì quella di pastore alsaziano (Alsatian dog oppureChien de Bergèr alsacien).
Il motivo principale era da ricondursi al sentimento antigermanico che aleggiava in Europa, specialmente alla nascita dei primi movimenti nazionalistici, che poi sfociarono nella costituzione del partito Nazionalsocialista tedesco e del tristemente noto regime dittatoriale.
In particolar modo in Inghilterra e Francia, si era soliti evitare nomi di cose o animali che potessero evocare la provenienza germanica, ridenominadoli all'occorrenza, e nel caso del cane da pastore tedesco, assegnandogli persino una diversa origine (alsaziana) [5]
Il nome di alsatian dog in parte si è mantenuto fino ai giorni nostri in Inghilterra a indicare il "German Shepherd dog" (denominazione utilizzata da sempre negli USA).
In Italia, sino qualche decennio indietro, con questo appellativo erano intesi (erroneamente) gli esemplari di pastore tedesco di grande taglia e/o con manto a pelo lungo o comunque fuori dai parametri morfologici standard.
Un altro nome usato abbastanza di frequente era quello di cane lupo - rifacendosi alla rassomiglianza del cane da pastore tedesco col suo progenitore ancestrale. A proposito di questo fatto, merita citare un famoso aneddoto. Appena dopo l'ufficializzazione della razza canina, il Pres. dell'associazione S.V. - il cap. Max von Stephanitz - dovette correggere alcune affermazioni rilasciate dal suo conoscente svizzero (Otto Schwaben), proprietario di Hector von Schwaben, circa le presunte commistioni genotipiche del cane da pastore tedesco ed il lupo di media taglia, in riferimento ad un incrocio effettuato "ufficialmente per fini scientifici" nel 1881 presso il giardino zoologico di Stoccarda (perciò ancor prima del riconoscimento a razza canina del cane da pastore tedesco) dal quale sarebbe nato il bisnonno di Morés Plienigen (madre di Hector von Schwaben x Horand von Grafrath) [6].
In ultimo, al cane da pastore tedesco è stato associato di frequente l'appellativo di "cane poliziotto". Non a caso, la prima esperienza di impiego del pastore tedesco nelle forze di Polizia risale al 1906 in Germania, a seguito di una donazione effettuata dalla S.V. di 6 esemplari canini precedentemente addestrati. Tale iniziativa sortì un successo tale che l'esempio fu ripreso non solo in Germania, ma un po' in tutti i paesi europei e negli USA. Oggi lo troviamo diffusamente impiegato dalle Forze di Polizia di tutto il mondo come cane antidroga, antisommossa, ecc.
La dote principale di questa razza canina è la versatilità, a spiegare la duttilità del suo impiego in numerose attività. Raramente oggi un pastore tedesco è visto a capo di un gregge, invece è molto diffuso nei servizi di protezione civilecane da valanga, ricerca di dispersi in superficie o tra le macerie.
L'impiego nell'esercito ha una storia antica. Di pari passo con l'utilizzo in tempo di pace con le forze di polizia, il pastore tedesco era considerato dai soldati di ogni schieramento nazionale un vero e proprio commilitone. Dopo la prima guerra mondiale molti altri eserciti, oltre quello tedesco, lo adottarono per assolvere compiti svariati. Molti sono i contributi fotografici del tempo che lo ritraggono in azione, e infine non sono mancati gli esemplari decorati a compimento delle missioni svolte.
Da ricordare gli impieghi civili in qualità di cane guida per non vedenti (sebbene oggi sia in concorrenza con altre razze come il Golden Retriever e il Labrador Retriever),
La notorietà del cane da pastore tedesco fu amplificata a livello mondiale anche per la sua partecipazione in ambito cinematografico. La prima star canina del cinema fu “Strongheart”, alias Etzel von Oringer, nato il 01/10/1917 in Germania. Un esemplare di oltre 57 kg. dalla taglia imponente di circa 75 cm. - addestrato per il corpo di polizia prussiano. All’età di 3 anni fu scoperto dal regista (e addestratore) Laurel Trimble ed importato negli States per prendere parte al film muto “The Silent Call” del 1921 e di altri ancora sino al 1927, fra i quali: “Zanna Bianca” e “Il grande Nord” del filone letterario di Jack London.
"Strongheart" era per tutti il cane dal cuore d’oro, noto per le gesta eroiche raccontate nei film del tempo, sprezzante del pericolo pur di salvare la vita degli esseri umani.
In Italia la razza è ben allevata ormai da diversi decenni con risultati apprezzabili, anche di livello internazionale. La più importante esposizione canina al mondo di questa razza è la "Bundessiegerzuchtschau" (BSZS) che si svolge annualmente in Germania ed alla quale partecipano centinaia di esemplari tra i più rappresentativi al mondo, dalle cui risultanze scaturiscono le direttive cinotecniche sulle quali imbastire la selezione in termini di tipologia, costruzione morfologica e funzionalità all'impiego.Il Capitano di Cavalleria Friedrich Emil Max Von Stephanitz alla fine del XIX secolo si era prefisso di ottenere una razza canina da impiego, di struttura media, buona robustezza d'ossatura e muscolatura forte, ma al contempo resistente allo sforzo.
Questi, intese attingere il materiale genetico ricercandolo tra le varietà di cani da pastore autoctone (germaniche), ritenute le più idonee allo scopo, che avessero sufficientemente fissato determinati doti e specifiche peculiarità tipologiche e morfologiche.
Le varietà sulle quali si orientarono prevalentemente i primi allevatori furono il cane da pastore del Wüttemberg, di Turingia e della Svevia, nelle diverse tipologie di manto e taglia, ceppi ritenuti ottimali per progredire verso un modello morfologico che si perpetuasse adeguatamente, in osservanza alle prime indicazioni allevatoriali del tempo; infatti, la storiografia ufficiale li indica tra i quelli usati per gli incroci che poi hanno condotto alla nascita di Hektor Linksrhein.
Oltre cento furono gli esemplari iscritti allo Zuchtbuch generati da Horand – il più importante tra essi fu certamente il due volte Sieger BSZS 1901/02, SZ 13 "Hector von Schwaben” - la cui madre, SZ 159 “Mores von Plieningen” HGH, era una ”cagna da gregge" del Wuttemberg[7].
Ma ritornando agli albori della nascente razza canina ideale; ripetuti accoppiamenti e ulteriori intenti selettivi furono intrapresi durante l'esperienza della società canina speciale Philax, fondata nel 1891 in Wildungen (presso Kassel, una ridente località termale a nord della regione dell'Assia) da facoltosi personaggi e studiosi delle origini del cane da pastore, in particolar modo delle varietà presenti nel territorio germanico. 
A posteriori, il Cap. von Stephanitz definì la società Philax come utile premessa alla nascita del cane da pastore tedesco.

Rottweiler

                                                            Rottweiler:

Il rottweiler è un cane dalle origini molto antiche la cui storia è alquanto curiosa e interessante; sembra infatti che gli antenati del rottweiler siano i molossi orientali che giunsero in Europa grazie ai Fenici per poi diffondersi ampiamente in varie regioni per merito dei Romani che li utilizzeranno per la guardia degli accampamenti militari e per la conduzione delle mandrie. Durante le numerose campagne intraprese dalle legioni dell'Impero Romano, nel XVII secolo questi molossi giunsero, tra i tanti luoghi, anche in una città della regione tedesca del Baden-Württemberg, Rottweil; in questa città i cani delle legioni romane si incrociarono con i cani locali che venivano usati per la conduzione del bestiame dando origine alla razza odierna che deve quindi il suo nome alla cittadina tedesca. A quel tempo, Rottweil era un fiorente centro commerciale, dove era possibile incontrare mercanti che provenivano dal resto dei Paesi europei; molti di essi erano allevatori di bestiame e macellai e iniziarono a utilizzare il rottweiler, cane dotato di forza, intelligenza e astuzia, come aiutante negli spostamenti verso i mercati e i luoghi di macellazione; inoltre questi cani erano molto sfruttati come "casseforti viaggianti" da parte di questi commercianti che, durante i loro spostamenti, riponevano i loro soldi in piccole sacche di cuoio appese al collo del cane; da qui la locuzione con la quale i rottweiler vengono spesso indicati e che ricorda questo particolare "mestiere": Rottweiler Metzgerhund, (cane dei macellai di Rottweil). Nella seconda metà del XIX secolo, la razza rottweiler rischiò di scomparire; l'economia del Paese tedesco stava infatti rapidamente cambiando; il declino dell'attività di allevamento, unita al fatto che agli inizi del XX secolo la legge proibiva il trasporto a piedi del bestiame, fece venir meno le ragioni che avevano contribuito al diffondersi del rottweiler. Fu grazie a un allevatore di cani di Stoccarda, Emil Stiefel, che questa razza tornò ad avere una notevole popolarità; furono creati dei club e fu redatto lo standard della razza. 
Le caratteristiche del rottweiler
rottweilerLa F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale) classifica il rottweiler tra i Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri. È considerato un cane da compagnia, servizio e lavoro.
Il rottweiler è un cane di taglia medio-grande, molto robusto, resistente ed elastico. 
Gli esemplari maschi di rottweiler hanno un'altezza variabile fra i 61 e i 68 cm e pesano mediamente 50 kg; le femmine sono mediamente più asse; l'altezza infatti va dai 56 ai 63 cm, mentre il peso è di circa 42 kg.  
Il cranio del rottweiler è mediamente lungo, lo stop frontale è pronunciato, la canna nasale è dritta; il tartufo è nero con narici proporzionate. Le arcate zigomatiche sono molto pronunciate. Ha occhi medio-grandi, a mandorla e di colore marrone scuro. Ha labbra nere e gengive scure; la dentatura (42 denti) è molto robusta. Le mascelle sono entrambe larghe e particolarmente forti. Le orecchie sono pendenti e hanno forma triangolare, distanti l'una dall'altra e attaccate alte. Il collo è muscoloso, asciutto, senza giogaia, ha forma leggermente arcuata ed è moderatamente lungo. 
Il rottweiler possiede un tronco muscoloso, moderatamente allungato rispetto all'altezza. Il petto è largo e il dorso è ben diritto e robusto. Le spalle sono ben inclinate.
Gli arti del rottweiler sono in appiombo, muscolosi e con ossatura robusta. I piedi hanno forma rotondeggiante, le dita sono chiuse e arcuate con unghie nere e corte. 
Lo standard del rottweiler non permette l'amputazione della coda che, tradizionalmente, veniva tagliata molto corta e portata in modo orizzontale. Il colore ammesso per il mantello, formato da pelo e sottopelo, è nero con intense focature marroni tendenti al rossiccio su muso, guance, sopra gli occhi, nella zona inferiore del collo, sul petto e sulla radice della coda.
Fra i difetti più ricorrenti nella razza del rottweiler si ricordano le misure fuori dallo standard, l'enognatismo, il prognatismo, il monorchidismo, il criptorchidismo, la deviazione della mascella, gli occhi chiari, colori non ammessi o focature in zone che lo standard non prevede ecc. 
Dal punto di vista caratteriale, il rottweiler viene considerato come un cane socievole, pacifico e amante dei bambini, ma non tutti concordano con questa descrizione probabilmente anche a causa di alcuni episodi di aggressività saliti agli onori delle cronache. Le preoccupazioni di molti sono relative al rapporto di questo cane con i bambini, soprattutto con quelli più piccoli. 
Alcuni allevatori di rottweiler suggeriscono che se in famiglia vi sono bambini, sarebbe opportuno attendere che questi ultimi abbiano almeno sei anni di età prima di acquistare un rottweiler. Secondo alcuni infatti, la diversità di odore fra bambini e adulti fa sì che il rottweiler possa considerare i primi come una preda; problemi inoltre potrebbero essere causati dalla bassa statura dei piccoli, simile a quella di altri cani; alcuni ritengono infatti che i bambini potrebbero essere visti dal rottweiler come avversari che minacciano il suo territorio o le sue cose. 
Il rottweiler è un cane piuttosto intollerante verso i suoi simili, anche verso quelli che appartengono alla sua stessa razza; di fatto è improponibile far convivere in casa più di due rottweiler, eccezion fatta per la coppia. 
A differenza di altri che, come già accennato, considerano i rottweiler cani molto affettuosi, docili ed estremamente equilibrati, secondo alcuni autori, il rottweiler è comunque dotato di una certa componente di aggressività che potrebbe essere esaltata da un'educazione non corretta da parte del suo padrone.
Gli amanti dei rottweiler li considerano cani obbedienti e disciplinati, ma soltanto nel caso in cui riconoscano l'autorità del loro padrone, autorità che deve essere conquistata con pazienza e calma, ma soprattutto con dolcezza. Il rottweiler può mostrare una certa diffidenza verso gli sconosciuti e, se sente che qualcuno o qualcosa minacciano la sua proprietà o il suo padrone, può diventare estremamente minaccioso e aggressivo. È un cane fedele, ma ha bisogno che il legame con il padrone e la sua famiglia sia piuttosto stretto; odia stare alla catena e non ama rimanere troppo tempo in solitudine. Uno dei pregi che vengono riconosciuti al rottweiler è quello della sua versatilità. In Germania il rottweiler viene utilizzato da polizia ed esercito, soprattutto quando sono in corso manifestazioni e dimostrazioni; anche i poliziotti austriaci e diverse carceri statunitensi ricorrono ai servigi del rottweiler. In alcuni Paesi viene utilizzato come cane da valanga, da catastrofe e persino come cane antidroga. Molti si sentono perfettamente in grado di educare e gestire un rottweiler (senza che sia una sciocca dimostrazione della loro forza personale, motivazione che spesso spinge all'acquisto di razze "forti"), ma come orientare la propria scelta? 
Una delle domande che molte persone intenzionate ad acquistare un rottweiler si pongono è se sia più opportuno orientarsi verso un maschio o una femmina; alcuni allevatori consigliano, per coloro che non hanno mai posseduto un cane, di orientarsi verso il sesso femminile dal momento che le femmine, data anche la minor mole, vengono controllate più facilmente; in generale risultano anche essere più facili da addestrare e più affettuose dei maschi. 
È inoltre consigliabile orientarsi verso un cucciolo di pochi mesi al momento dell'acquisto; per quanto si trovino in vendita anche rottweiler adulti, la loro scelta non è da considerarsi opportuna; saranno forse ottimi "guardiani", ma difficilmente diventeranno dei veri amici. Molto meglio un piccolo cucciolo di rottweiler da educare e addestrare di persona. In linea generale, un rottweiler deve essere educato con fermezza, ma anche con dolcezza; non deve percepire soltanto "l'autorità", ma anche, e soprattutto, l'amicizia. Un rottweiler non deve essere mai picchiato oppure messo in situazioni che per lui risulterebbero eccessivamente stressanti; è inoltre importantissimo non insegnargli ad attaccare. 
I rottweiler amano molto il movimento; non è consigliabile acquistarne uno se non c'è la possibilità di farlo muovere adeguatamente. Molti rottweiler si trovano bene anche in grandi appartamenti, ma ovviamente l'ideale sarebbe avere a disposizione un ampio cortile con una recinzione di circa 180 cm. È inoltre consigliabile far passeggiare spesso questo cane, almeno due volte al giorno. Il rottweiler infatti è un cane che ha la tendenza a ingrassare ed è quindi opportuno dargli la possibilità di fare un adeguato movimento fisico. 
Dal punto di vista alimentare, si consideri che il rottweiler è un cane dal considerevole appetito. Gradisce molto la carne, sia cruda che ai ferri, da abbinare a pasta o riso e alle verdure. Per quanto riguarda l'acqua, si calcoli che, mediamente, il suo fabbisogno idrico è di circa 60 ml per kg di peso. 
Il rottweiler è un cane molto robusto e, di norma, non ha particolari problemi di salute; la durata media della vita di un rottweiler si aggira sui 13 anni; è un cane che sopporta molto bene le temperature basse e non teme le intemperie, ma se è tutto inzuppato a causa di una forte pioggia è bene asciugarlo con cura. Nonostante il suo notevole peso (come abbiamo visto i rottweiler maschi pesano mediamente 50, mentre le femmine si aggirano sui 42), difficilmente il rottweiler va incontro alla displasia coxofemorale. È comunque buona norma, al momento dell'acquisto del cucciolo di rottweiler, verificare che i genitori siano esenti da tale patologia. 
Deve essere prestata una particolare attenzione all'igiene dentaria. 
Nota importante - I rottweiler non sono per tutti; anche se non si deve demonizzarli è corretto evidenziare che ci possono essere problemi nella loro gestione, problemi che non si può ottimisticamente sperare di risolvere con l'educazione (l'educazione conta per il 50%, per il rimanente 50% è il carattere del cane che fa la differenza, carattere che spesso si forma nei primi mesi, in allevamento).
Ulteriori approfondimenti di tipo generale sono reperibili nell'articolo Il cane: una responsabilità e un impegno