domenica 12 maggio 2013

Il guardiano

                                                                         Il Dobermann

Nel 1876 l'allevatore tedesco Karl Friedrich Luis Dobermann in veste di moderno demiurgo diede alla luce la sua creatura, il cane che venne battezzato con il suo nome, sebbene il cinofilo non potè assistere al riconoscimento ufficiale della razza avvenuto nel 1898.
L'allevatore tedesco compì una vera e propria opera d'arte, creando una razza di cane da guardia che brilla per eleganza del corpo ed intelligenza, uno degli animali più fedeli verso il proprio padrone, essendo pronto a difenderlo a costo della vita.
Per approfondire la conoscenza del cane dobermann è necessario tenere in considerazione questa fondamentale premessa: si tratta di un esemplare eccezionalmente dotato per la difesa, coraggioso, fisicamente prestante e particolarmente reattivo verso gli insegnamenti che gli vengono impartiti.
L'addestramento influenza, infatti, in maniera determinante il comportamento del cane che, forte delle sue caratteristiche fisiche frutto di elaborate selezioni, può divenire realmente minaccioso qualora percepisca un pericolo. Tale impulso non ha origine però da un'abnorme crescita del cervello, come narra una leggenda metropolitana, bensì per un addestramento ben appreso e per caratteri genetici.
Il dobermann è in grado di scattare come una molla se percepisce un pericolo imminente, rivelando tutta la potenza fisica esplosiva di cui è dotato. Aggiungendo ad essa la particolare dentatura con la caratteristica chiusura a forbice che garantisce una salda presa al cane da guardia, il dobermann si rivela uno dei migliori cani da utilità, impiegato nella difesa privata e dalle forze di polizia.
Oltre che per le doti caratteriali ed intellettive, il dobermann è celebre per il suo aspetto fisico, elegante ed atletico. Il corpo è muscoloso, ma non pesante in ragione dell'armoniosità assicurata dalla laboriosa selezione, ed il mantello con il pelo corto aderente al corpo e lucente attrae molti estimatori del cane dal manto nero, marrone o grigio blu, sempre contraddistinto dalle famose focature.
Un'altra caratteristica distintiva del dobermann è la testa, perfettamente modellata, ricoperta dalla pelle aderente che ne evidenzia le forme nette e sempre eretta, a riprova dell'innata eleganza e dell'immancabile attenzione verso ciò che accade attorno. Sul muso spicca poi la bocca con la tipica, oltre che micidiale, chiusura a forbice alla quale si accompagna una dentatura completa di 42 denti.
Sempre erette come il muso sono le orecchie dall'alta attaccatura, le quali forniscono un'ulteriore prova di come dobermann non sappia cosa sia la distrazione essendo istintivamente portato a dare importanza ad ogni suono o piccolo gesto, orecchie che in passato era abitudine diffusa tagliarle per ragioni estetiche, così come la coda.

Nessun commento:

Posta un commento